Asilo nido

stanza giochi asilo nido

Progetto educativo

L’obiettivo del progetto educativo è quello di favorire lo sviluppo della formazione del sé del bambino e la sua sicurezza di base emotiva. Il progetto educativo e la programmazione didattica sono metodologie operative per esplicitare la propria intenzionalità di adulti, con scelte ed ipotesi non casuali, adeguatamente flessibili ed attente al fine di cogliere gli stimoli che sorgono dalle varie situazioni.

Sia il progetto educativo che quello didattico sono attività che fanno parte del lavoro condiviso e cooperativo del corpo insegnante; sono attività che vengono progettate collegialmente, partendo da ciò che si conosce per lavorare con i bambini. Al progetto educativo spetta pertanto il compito di predisporre e organizzare gli strumenti, i pensieri e le conoscenze che favoriscono le relazioni tra i soggetti del Nido: bambino -educatore -genitore.Si occuperà quindi della relazione adulto/bambino, predisponendo le basi teoriche e metodologiche per l’organizzazione della giornata tipo, le routines, lo spazio educativo, la presa a carico, l’inserimento e il congiungimento e infine affronterà i rapporti di collaborazione fra gli adulti organizzando i momenti di incontro con i genitori e gli educatori.

Tutto questo lo possiamo definire una sorta di carta d’identità fatta di: obiettivi, interventi, proposte, iniziative che portano alla nostra idea di bambino inteso come persona che possiede il diritto di avere l’opportunità di costruire armonicamente ed integralmente la propria personalità soddisfacendo le proprie esigenze per crescere.

Identità, mission educativa e di “care”

L’asilo nido integrato “Vita Lieta” è una struttura educativa che ha come obiettivo prioritario il soddisfacimento dei bisogni affettivi, relazionali, cognitivi dei bambini che cura e accudisce per lo sviluppo armonico della loro personalità. I principi ispiratori, oltre a quelli del Vangelo di Gesù Cristo, sono le più recenti teorie socio-educative e pedagogiche fondate sulla ricerca-azione, che non mancano di considerare i flussi migratori e di integrazione culturale.

Le principali finalità del servizio possono essere espresse nei seguenti punti:

  • Offrire ai bambini un luogo di formazione, cura, socializzazione, per il loro benessere psico-fisico e per lo sviluppo delle loro potenzialità cognitive, affettive, relazionali.
  • Sostenere le famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative.
  • Facilitare l’accesso delle madri al lavoro.
  • Promuovere e diffondere una cultura attenta ai dirittidell’infanzia.
  • Perseguire un lavoro di rete collaborando con enti e altri servizi del territorio.Il servizio presenta identità, strutturazione e modalità funzionali che rispettano i bisogni peculiari dei bambini, proponendo e favorendo occasioni di crescita per tutti.

Il bambino al nido è una persona alla quale verrà offerta la possibilità di vivere un rapporto significativo ed equilibrato con il mondo attraverso:

  • Qualificate relazioni positive con gli adulti ed il gruppo;
  • Un ambiente fisico e psicologico facilitante e stimolante per la sua crescita complessiva.

Qual è il bambino che vorremmo vedere crescere?

La risposta a questa domanda costituisce il filo conduttore del nostro intervento educativo e l’espressione della nostra “mission”. Essendo l’obiettivo prioritario, così come precedentemente riportato, quello di sviluppare in modo armonico tutte le potenzialità del bambino, allora possiamo identificare alcuni elementi essenziali sui quali è focalizzata tutta l’attenzione delle educatrici:

  • Il bambino che vogliamo vedere crescere è un bambino sereno, felice di stare al mondo, di esserci, di capire, di imparare, di provare. Il compito delle educatrici sarà pertanto quello di prendere dall’esperienza e dalla scienza tutti quegli elementi utili a questo scopo.
  • Il bambino viene valorizzato nella sua identità, considerato protagonista primario della propria storia, aiutato a superare eventuali svantaggi. Viene incoraggiato ad esprimere liberamente la propria personalità, rafforzato nell’autonomia e nella creatività.
  • Le educatrici sono consapevoli dell’importanza di attuare un continuo pensare sulle esperienze, un continuo riformulare teoria e pratica, una costante riflessione sui modelli che la vita sociale e familiare offrono e su quello che la psicopedagogia propone in relazione ad essi.

Altro obiettivo fondamentale è l’integrazione fra la struttura nido e la struttura scuola dell’infanzia: vengono riservati spazi e momenti operativi finalizzati alla creazione di un’unica continuità educativa.

Tempi e ritmi giornalieri

7.30-9.00 Accoglienza: i bambini, accompagnati dai loro genitori, lasceranno il loro cappottino e le scarpe nel proprio armadietto, indosseranno i calzini antiscivolo e verranno poi accompagnati dall’educatrice.

9.00-9.30 Merenda: questo momento di routine ha il significato di ritrovarsi con i propri amici e l’educatrice ed è l’occasione per poter conversare (continuità casa-nido) cantare assieme e fare il gioco delle presenze.

9.30-10.00 Cambio

10.00-10.45 Attività in sezione

10.45-11.15 Pulizia personale: i bambini andranno insieme in bagno per lavarsi le mani

11.15-12.00 Pranzo: si anticipa questo momento eseguendo dei rituali (raccogliere i giocattoli, lavarsi le mani) per aiutare i bambini a comprendere il passaggio dai momenti di gioco/attività alla routine del pasto. Prima di iniziare a mangiare viene fatto il segno della croce e recitata la preghiera.

12.00-13.00 Si gioca assieme

12.45-13.00 Prima uscita

13.10-15.45 Riposo: con il ciuccio o il biberon i bambini andranno a riposare

15.45 Si prepara la merenda e ci si cambia

16.00 Merenda

16.00-17.00 Si gioca assieme mentre si aspettano mamma e papà

N.B.
L’orario di entrata e di uscita dipende dalla fascia oraria scelta

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